OTTOBRE: PIOGGE AUTUNNALI, PRIMI FREDDI, MA ANCHE “ESTATE INDIANA”!

Ottobre, il mese autunnale per antonomasia in Appennino. Funghi, castagne, foglie colorate (o meglio, foliage, come si dice adesso), giornate che s’accorciano a vista d’occhio, prime nebbie, molta umidità…e soprattutto tanta pioggia.

Su buona parte d’Italia, e l’Appennino Tosco-Emiliano non fa eccezione, Ottobre è uno dei mesi più piovosi dell’anno. Le perturbazioni atlantiche si abbassano sempre più di latitudine, e giungono a noi numerose. In alcune annate danno vita a un vero e proprio valzer: passatane una, eccone un’altra. In questi casi, come è facile intuire, sono il crinale spartiacque e le testate delle alte valli a ricevere i più abbondanti quantitativi d’acqua, vista la provenienza prevalentemente occidentale delle correnti.

Sebbene il mese sia nel complesso mite, non mancano i primi assaggi di freddo pre-invernale. Quando aria polare o artica si inserisce precocemente nel Mediterraneo, le alte cime appenniniche possono tingersi fugacemente di bianco già in Ottobre. Ne conseguono, in presenza di notti completamente serene, brinate o gelate.

Piogge autunnali, primi freddi… Allora come mai Ottobre è un mese tanto amato dagli escursionisti? Avete mai sentito parlare di “estate indiana”?

Questa espressione si diffuse negli Stati Uniti d’America alla fine del XVIII secolo, propagandosi poi nel Nordeuropa. Sta a indicare un periodo di tempo bello, stabile e con temperature dolci, che si verifica nel cuore dell’autunno (dopo le tempeste equinoziali e prima dei freddi di novembre), che i Nativi americani sfruttavano per ultimare lavori, raccolti e caccia in vista dell’inverno.

L’estate indiana si verifica anche in Italia, seppure da noi sia meglio nota come “ottobrata”. Giornate luminose, miti, ideali da trascorrere all’aria aperta. Certe volte le ottobrate esagerano; come nel 2017, quando tutto il mese trascorse sin troppo mite e siccitoso. Di norma, invece, si tratta di un periodo non troppo duraturo ma molto piacevole, che favorisce le attività all’aria aperta, tra cui naturalmente l’escursionismo.

Funghi, castagne, foliage, colori accesi, cieli blu: un’estate indiana tutta da godere in Appennino.

 

Francesco Rosati

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