Stabilire il grado di difficoltà di un percorso secondo criteri oggettivi è cosa assai ardua, se non praticamente impossibile.
Ogni persona è in grado di percepire le difficoltà sulla base delle proprie esperienze, dei propri limiti, delle sensazioni, del livello di forma e delle particolari reazioni psicologiche.
Il Club Alpino Italiano ha adottato, a livello nazionale, una scala per distinguere le difficoltà escursionistiche degli itinerari, che esprime una valutazione sul grado di difficoltà.
Questa scala tiene conto di quattro parametri oggettivi fondamentali:
Per avere maggiore sicurezza nella scelta dell’escursione più appropriata alle proprie capacità e per la migliore scelta dell’equipaggiamento, vi consiglio di integrare le definizioni convenzionali che troverete qui di di seguito con le seguenti riflessioni:
a. Quale è il tempo medio di percorrenza, senza le soste? Di quante soste prevedo aver bisogno?
b. Che tipologia di fondo hanno i sentieri che dovrò affrontare?
d. E’ presente segnaletica? Di che qualità?
e. Quale è la quota massima raggiunta?
f. Lungo il percorso si trovano rifugi, bivacchi, sorgenti, rifornimenti, passaggi attrezzati, nevai guadi e gallerie? Come sono dislocati?
g. Quale morfologia presenta l’ambiente in cui si svolge il percorso?
h. Esistono “vie di fuga” che permettano rientri più veloci o agevoli e/o accessi a centri abitati o strade?
i. Tutti i miei compagni sono in grado di portare a termine il percorso?
Le escursioni proposte dalle guide de La via dei monti ricadono per la maggior parte nella categoria “E” (escursionistico), pertanto, per agevolare la distinzione fra percorsi più o meno impegnativi, nelle nostre schede trovate anche l’indicazione “E+” per le escursionistiche più impegnative o “E-” per le uscite di livello escursionistico facile.
Per le ciaspolate adottiamo invece la classificazione CAI Eai (escursionismo in ambiente innevato), inserendo per maggior completezza i tre gradi: facile, medio, difficile.
Nelle nostre schede trovate infine sempre un paragrafo “natura delle difficoltà” dove vi spieghiamo se ci sono (e quali sono) eventuali difficoltà di natura fisica o tecnica, in modo che possiate scegliere facilmente l’escursione più adatta a voi.
Qui di seguito trovate la scala di difficoltà dei percorsi escursionistici.
Al fine di rendere esaustiva la trattazione, dopo la descrizione dei percorsi escursionistici trovate le scale di difficoltà relative anche ad attività che esulano dalla professione di Guida Ambientale Escursionistica (alpinismo, sci-alpinismo e vie ferrate).
T = Turistico
Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento. I dislivelli sono usualmente inferiori ai 500m. Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica.
E = Escursionistico
Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m. I segni “+” o “-” indicano livelli intermedi fra E ed EE e fra E e T.
EE = Escursionisti Esperti
Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica.
Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica.
Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso d’orientamento. Normalmente il dislivello è superiore ai 1000m.
Eai = Escursionismo in ambiente innevato
Itinerari in ambiente innevato che richiedono l’utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, facili vie di accesso, di fondovalle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e non esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscano sicurezza di percorribilità.
all’interno di questa categoria i tre livelli “facile” “medio” e “difficile” si riferiscono al livello crescente di impegno fisico per lunghezza del percorso, tipologia di terreno e dislivelli.
EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica
Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e ai terreni alpinistici.
EEAG = Escursionisti Esperti Attrezzati Ghiaccio
Caratteristiche simili all’EEA ma con utilizzo di attrezzature da ghiaccio (ramponi, piccozza, corda, etc.) oltre alla conoscenza delle relative manovre di assicurazione.
I percorsi alpinistici, in quanto tali, si snodano prevalentemente fuori sentiero; quindi richiedono buon allenamento ed esperienza di montagna oltre all’uso continuato dell’attrezzatura tecnica.
Qualsiasi difficoltà alpinistica è da considerare superiore a quelle escursionistiche.
F = Facile
E’ la forma più semplice dell’arrampicata, bisogna già scegliere l’appoggio per i piedi; le mani utilizzano frequentemente gli appigli per mantenere l’equilibrio. Non è adatto a chi soffre di vertigini.
PD = Poco Difficile
Qui inizia l’arrampicata vera e propria, che richiede lo spostamento di un arto per volta e una corretta impostazione dei movimenti. Appigli e appoggi sono ancora numerosi.
AD = Abbastanza Difficile
La struttura rocciosa, già più ripida o addirittura verticale, offre appigli e appoggi più rari e può già richiedere l’uso della forza. Di solito i passaggi non si risolvono ancora in maniera obbligata.
D = Difficile
Appigli e appoggi divengono ancora più rari e/o esigui. Richiede una buona tecnica di arrampicata applicata alle varie strutture rocciose (camini, fessure, spigoli ecc.), come pure un certo grado di allenamento specifico.
TD = Molto Difficile
Appigli e appoggi sono decisamente rari ed esigui. L’arrampicata diviene delicata (placche ecc.) o faticosa (per l’opposizione o incastro in fessure e camini). Richiede normalmente l’esame preventivo del passaggio.
ED = Estremamente Difficile
Appigli e/o appoggi sono esigui e disposti in modo da richiedere una combinazione particolare di movimenti ben studiati. La struttura rocciosa può costringere a un’arrampicata delicatissima, oppure decisamente faticosa dov’è strapiombante. Necessita un allenamento speciale e forza notevole nelle braccia e nelle mani.
EX = Eccezionalmente Difficile
Sono presenti appigli e/o appoggi minimi e molto distanziati. Richiede un allenamento sofisticato con particolare sviluppo della forza delle dita, delle doti di equilibrio e delle tecniche di aderenza.
La graduatoria delle difficoltà di ogni singolo passaggio della via, è:
I-II-III-IV-V-VI-VII, corredata di (+) o (-) per differenziare ulteriormente il grado.
MS = Medio Sciatore
Itinerari su pendii aperti di pendenza moderata. E’ richiesta una discreta padronanza dello sci.
BS = Buon Sciatore
Itinerari su pendii inclinati fino a 30°, nevi anche difficili. E’ richiesta buona padronanza degli sci anche in situazioni particolarmente difficili.
OS = Ottimo Sciatore
Itinerari che richiedono ottima padronanza dello sci su terreno molto ripido, con tratti esposti e passaggi obbligati.
–A = Alpinista
L’aggiunta della lettera A, indica che l’itinerario ha carattere ALPINISTICO per qualche breve tratto (cioè richiede conoscenza di progressione su ghiacciaio, assicurazioni e manovre di corde).
F = Facile
Ferrata poco esposta, poco impegnativa con lunghi tratti su sentiero.
MD = Media Difficoltà
Ferrata anche lunga ed esposta, ma poco di forza e sempre facilitata dagli infissi posti su di essa.
D = Difficile
Ferrata che supera qualche breve strapiombo, con passaggi atletici, vuoto continuo. Il pericolo (caduta di pietre o altro) viene specificato ogni volta e non aumenta la valutazione della difficoltà, ma del rischio oggettivo.
TD = Molto Difficile
Ferrata con passaggi molto acrobatici, tecnici, che richiede forza nelle braccia ed assoluta mancanza di vertigini.
ED = Estremamente Difficile
A volte riferito ad un solo passaggio volutamente creato ad arte per impegnare sopra ogni immaginazione il frequentatore. In questo caso vi è un segnale di pericolo prima di intraprendere il passaggio e comunque vi è sempre la possibilità di un passaggio alternativo.
C’ERA UNA VOLTA A GAGGIO, IL CAPODANNO…OVVERO...
TUTTE LE STRADE PASSANO DA BOMBIANA (almeno nel...
maggio, 2021
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Escursione ad anello nel territorio del comune di Serramazzoni. Partendo dal castello di Monfestino ci addentreremo nella meravigliosa valle del Rio Bucamante, alla scoperta delle cascate nascoste nel folto di boschi di [...]
Escursione ad anello nel territorio del comune di Serramazzoni.
Partendo dal castello di Monfestino ci addentreremo nella meravigliosa valle del Rio Bucamante, alla scoperta delle cascate nascoste nel folto di boschi di carpino e cerro…e della leggenda che dà il curioso nome a questo luogo.
Ritrovo ore 9.00 presso il parcheggio all’ingresso dell’abitato di Monfestino.
Difficoltà:Escursionistica (E)
Durata (comprese soste): 4 h circa
Note attrezzatura minima: calzature da trekking, acqua.
Pranzo al sacco a carico dei partecipanti, suggerito zainetto 20 lt, utili bastoni da trekking o nordic walking.
Costi escursione: 15 euro adulto, 7 euro minore 16 anni.
Per iscrizioni e maggiori info: Davide +39 371 1842531
Regolamento di partecipazione.
Cosa fare in caso di maltempo.
Chi sarà la vostra guida: Davide
(Sabato) 9:00 GMT +2
Serramazzoni
Località Monfestino
Davide Pagliai +39 371 1842531
Nelle biografie marconiane si citano generalmente l'origine capugnanese della famiglia e la casa delle Croci dove il nonno di Guglielmo, Domenico, avviò la sua fortunata attività artigianale mercantile (ma anche [...]
Nelle biografie marconiane si citano generalmente l’origine capugnanese della famiglia e la casa delle Croci dove il nonno di Guglielmo, Domenico, avviò la sua fortunata attività artigianale mercantile (ma anche imprenditoriale e bancaria) e dove nacquero il padre e due zii di Guglielmo. Ma anche la prolungata frequentazione delle terme porrettane da parte di tutta la famiglia, tanto che Guglielmo, adolescente, aveva fatto proprio a Porretta i suoi primi esperimenti sull’ elettricità.
Un viaggio quindi tra Otto e Novecento che ci permetterà non solo di conoscere le radici di uno scienziato, ma di vivere anche il fascino dei Bagni della Porretta, mèta di aristocratici e del bel mondo!
Escursione patrocinata dal Comune di Alto Reno Teme- Unione Comuni Appennino Bolognese
SPECIFICHE TECNICHE:
LUNGHEZZA km 12 (circa)
DISLIVELLO 500 mt (circa)
DIFFICOLTA’ E (escursionistica)
DURATA (indicativa) 5 ore
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursione adatta a tutti, appassionati di storia non possono mancare!
I nostri amici a 4 zampe possono partecipare al guinzaglio.
ATTREZZATURA MINIMA: Scarponi da trekking alti (NO SCARPE DA GINNASTICA) impermeabili ed in buone condizioni, zaino (consigliato 20-30 l; NO borse a spalla), abbigliamento da trekking, giacca protettiva antivento ed antipioggia, occhiali da sole, crema solare, guanti e berretto. Pranzo al sacco a cura dei partecipanti. Adeguata scorta d’acqua.
RITROVO: Ore 10,00 Porretta Terme (ora Alto Reno Terme, raggiungibile in treno: orari sul sito www.trenitalia.com). – Le coordinate del ritrovo verranno comunicate via wh il giorno prima dell’ escursione.
COSTO: Euro 15, 00 a persona (euro 7,00 minore di 14 anni)- Accompagnamento con Guida Ambientale Escursionistica abilitata ai sensi della legge 4/2013 e successive modifiche.
Per info ed iscrizioni: Fabrizio 351/6349935
Chi sarà la vostra guida: Fabrizio
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONE al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione):
Come ci regoliamo con il meteo ?
La Guida si riserva di modificare o rimandare l’ escursione causa maltempo o per la sicurezza del gruppo
(Sabato) 9:00
Primo dei quattro appuntamenti dedicato a chi ha gambe e cuore allenato, e con già un buon allenamento ma con la giusta voglia di mettersi alla prova...in cambio di grandi [...]
Primo dei quattro appuntamenti dedicato a chi ha gambe e cuore allenato, e con già un buon allenamento ma con la giusta voglia di mettersi alla prova…in cambio di grandi soddisfazioni!
20 kilometri e 1000 metri di dislivello su uno storico baluardo difensivo, tenendo un passo sostenuto ma senza dimenticare di guardarci intorno alla scoperta di un percorso ricco di suggestione e interesse nel cuore della Linea Verde 2, dove la campale difesa tedesca sul massiccio di Monte Belvedere e su Monte Castello impegnò per mesi le forze alleate e partigiane.
L’intero crinale che si affaccia sulla valle del Silla e degrada verso la valle del Reno fu pesantemente fortificato dai tedeschi con postazioni campali collegate tra loro da camminamenti in parte trincerati, nonostante Hitler pensasse che questo tipo di difesa non fosse affidabile : “ Si è visto che una postazione non ha alcun valore se non provvista di bunker in cemento armato. Una linea è forte tanto quanto è forte il suo punto debole perché il nemico può scoprire il punto più debole e allora attaccherà quel punto, non dove le fortificazioni sono invece più solide”.
E, anche in questa “escursione diabolica” , ci sarà un solo finale: piedi stanchi ma cuore felice!
Escursione patrocinata dal Comune di Gaggio Montano- Unione Comuni Appennino Bolognese
SPECIFICHE TECNICHE:
LUNGHEZZA km 20 (circa)
DISLIVELLO 1000 mt (circa)
DIFFICOLTA’ E+ (escursionistica impegnativa)
DURATA (indicativa) ore 8
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: persone con buon allenamento, abituate a camminare in montagna con dislivello e kilometraggio importante, buona condizione psicofisica, con equipaggiamento tecnico. Escursione impegnativa per lunghezza e dislivello ma priva di difficoltà tecnica.
A chi SCONSIGLIAMO questa escursione: principianti assoluti in montagna, persone senza allenamento.
ATTREZZATURA MINIMA: Scarponi da trekking alti (NO SCARPE DA GINNASTICA) impermeabili ed in buone condizioni, zaino (consigliato 20-30 l; NO borse a spalla), abbigliamento da trekking, giacca protettiva antivento ed antipioggia, occhiali da sole, crema solare, guanti e berretto. Pranzo al sacco a cura dei partecipanti. Adeguata scorta d’acqua.
RITROVO: Ore 9.00 Gaggio Montano. – Le coordinate del ritrovo verranno comunicate via wh il giorno prima dell’ escursione.
COSTO: Euro 20,00 a persona (solo adulti)- Accompagnamento con Guida Ambientale Escursionistica abilitata ai sensi della legge 4/2013 e successive modifiche.
Per info ed iscrizioni: Fabrizio 351/6349935
Chi sarà la vostra guida: Fabrizio
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONE al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione):
Come ci regoliamo con il meteo ?
La Guida si riserva di modificare o rimandare l’ escursione causa maltempo o per la sicurezza del gruppo
(Domenica) 9:00 - 14:00
Nel settore centrale dell' Appennino Bolognese troviamo due grandi specchi d'acqua artificiali che, a partire dai primi anni del Novecento, trasformarono il paesaggio montano di queste valli segnando una pagina [...]
Nel settore centrale dell’ Appennino Bolognese troviamo due grandi specchi d’acqua artificiali che, a partire dai primi anni del Novecento, trasformarono il paesaggio montano di queste valli segnando una pagina importante nelle loro vicende storiche e sociali.
Con questa escursione oggi scopriremo uno dei due laghi, il maggiore specchio d’ acqua dell’ Appennino emiliano, con una superficie di circa 1,5 kmq, una profondità massima di 70 metri ed una capacità di 46 milioni di metri cubi d’ acqua. Lungo il percorso attraverseremo boschi, praterie ricche di colorate fioriture, intricati arbusteti cresciuti su vecchi pascoli.
Escursione patrocinata da Unione Comuni Appennino Bolognese
SPECIFICHE TECNICHE:
LUNGHEZZA km 8 (circa)
DISLIVELLO 300 mt (circa)
DIFFICOLTA’ E (escursionistica)
DURATA (indicativa) 4 ore
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursione adatta a tutti, priva di difficoltà
I nostri amici a 4 zampe possono partecipare al guinzaglio.
ATTREZZATURA MINIMA: Scarponi da trekking alti (NO SCARPE DA GINNASTICA) impermeabili ed in buone condizioni, zaino (consigliato 20-30 l; NO borse a spalla), abbigliamento da trekking, giacca protettiva antivento ed antipioggia, occhiali da sole, crema solare, guanti e berretto. Pranzo al sacco a cura dei partecipanti. Adeguata scorta d’acqua.
RITROVO: Ore 10,00 Castel di Casio-località Prostima – Le coordinate del ritrovo verranno comunicate via wh il giorno prima dell’ escursione.
COSTO: Euro 15, 00 a persona (euro 7,00 minore di 14 anni)- Accompagnamento con Guida Ambientale Escursionistica abilitata ai sensi della legge 4/2013 e successive modifiche.
Per info ed iscrizioni: Fabrizio 351/6349935
Chi sarà la vostra guida: Fabrizio
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONE al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il meteo ?
La Guida si riserva di modificare o rimandare l’ escursione causa maltempo o per la sicurezza del gruppo
(Sabato) 9:00
Il PASSO DEL COLOMBINO è un ampio e panoramico valico del crinale secondario che, da Cima Tauffi, si stacca verso nordest a dividere le vallate di Fanano, Fellicarolo e Ospitale. In [...]
Il PASSO DEL COLOMBINO è un ampio e panoramico valico del crinale secondario che, da Cima Tauffi, si stacca verso nordest a dividere le vallate di Fanano, Fellicarolo e Ospitale.
In questa escursione, non ad anello, partendo dallo storico Rifugio CAPANNO TASSONI, saliremo al Passo del Colombino per ammirare un ampio panorama sull’alto Appennino modenese e bolognese, e impareremo a conoscere il pino mugo, arbusto tipicamente alpino che trova habitat anche in alcune zone delle nostre montagne. Inoltre, saliremo la tozza e aerea cima del LANCIO, ottimo e fotogenico belvedere.
DIFFICOLTÀ TECNICA: E (escursionistica) – nessuna particolare difficoltà; i sentieri CAI attorno al Passo del Colombino e al Monte Lancio presentano alcuni tratti molto stretti, ma non difficili.
DIFFICOLTÀ FISICA: in totale circa 9 km con
300 m di dislivello in salita.
NATURA DELLE DIFFICOLTÀ: nel complesso è una escursione che richiede una accettabile condizione psico fisica, adatta a principianti purché in possesso di buone calzature da escursionismo.
ATTREZZATURA OBBLIGATORIA: scarponcini da trekking, zaino; molto utili i bastoncini da trekking.
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti anche principianti, ma ben attrezzati.
A chi SCONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti privi di scarpe e abbigliamento tecnico.
PREZZO A PERSONA: 15 € adulto, 7 euro minore di 16 anni, al raggiungimento minimo di 6 partecipanti.
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONI al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il METEO?
La vostra GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA di oggi: Francesco
Ulteriori informazioni e iscrizioni: Francesco – 348.6938044
(Sabato) 9:00
Un trekking itinerante di due giorni lungo uno dei sentieri più panoramici d’Italia: l’Alta via delle Cinque Terre. Un itinerario escursionistico di grande bellezza che ricalca le orme di antiche [...]
Un trekking itinerante di due giorni lungo uno dei sentieri più panoramici d’Italia: l’Alta via delle Cinque Terre. Un itinerario escursionistico di grande bellezza che ricalca le orme di antiche strade romane.
Stretti fra il verde dei monti liguri e l’azzurro intenso del mare partiremo a piedi dalla spiaggia di Levanto per raggiungere, seguendo il sentiero verde azzurro affacciato sul mare, il santuario di Soviore, dove pernotteremo all’interno di un antico ospitale del 1200 con vista sulla costa delle Cinque Terre.
Il secondo giorno raggiungeremo il valico del Termine e percorreremo in una lunga traversata sul filo del crinale delle Cinque Terre, l’alta via fino al monte Marvede (la cima più alta delle Cinque Terre).
Da qui proseguiremo fino al colle del Telegrafo, stretto fra il Golfo dei Poeti e la costa rocciosa delle Cinque Terre, per poi scendere attraverso i tipici vigneti terrazzati, fino al borgo marinaro di Riomaggiore, dove terminerà il nostro trekking. Da Riomaggiore rientro in treno verso La Spezia o Levanto.
Programma del tour:
Sabato: ritrovo ore 10.00 a Levanto. Prima tappa: Levanto, punta Mèsco, Colla dei Bagari, Montenegro, Soviore.
Distanza: circa 14 Km, Dislivello: circa 700m in salita, circa 300 m in discesa.
Domenica: Partenza da Soviore attorno alle ore 8.30. Seconda Tappa: Soviore, passo del Termine, monte Marvede (la cima più alta delle Cinque Terre), Telegrafo, Riomaggiore.
Distanza: circa 20 Km, Dislivello: circa 600m in salita, circa 900 in discesa
Durata: 2 giorni
Costo: euro 160,00 comprensivo di servizio guida per due giorni, pernotto con cena e prima colazione, cestino pranzo per la domenica, assicurazioni.
Direzione tecnica agenzia: Insolita itinera
Attività: Trekking itinerante di due giorni
Difficoltà (trekking): E (escursionistica). Non ci sono difficoltà tecniche, il percorso del secondo giorno richiede una discreta abitudine al movimento, per la lunghezza.
Note attrezzatura minima: calzature da trekking (obbligatorie: NO scarpe da ginnastica), abbigliamento comodo per camminare, zaino 20-30 lt, cappello ed occhiali da sole, giacca antiacqua.
Per maggiori info e iscrizioni: info@laviadeimonti.com o 3711842531 (Davide)
8 (Sabato) 10:00 - 9 (Domenica) 16:00
Escursione evento con la partecipazione del fotografo naturalista Luigi Riccioni. Uno degli aspetti di maggior pregio ed interesse del Parco Regionale Corno alle Scale è senza dubbio la ricchezza del suo [...]
Escursione evento con la partecipazione del fotografo naturalista Luigi Riccioni.
Uno degli aspetti di maggior pregio ed interesse del Parco Regionale Corno alle Scale è senza dubbio la ricchezza del suo popolamento faunistico. La complessità degli ecosistemi forestali, la diversificazione degli habitat in rapporto all’ altitudine consentono la presenza di mammiferi di grande importanza ecologica: ungulati, rari predatori come il Lupo, e pressochè tutte le specie ornitiche tipiche degli ambienti che dall’ Appennino Bolognese si estendono al crinale.
Grazie alla preziosa guida di Luigi Riccioni andremo alla scoperta di un ambiente e di una storia unica nel suo genere.
LUIGI RICCIONI: Vera memoria storica e primo innamorato del Corno alle Scale, nasce a Lizzano in Belvedere nel 1944. Ha lavorato per lunghi anni come insegnante nei corsi professionali della Regione Emilia-Romagna. Dopo il trasferimento all’ Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, prosegue la sua attività fotografica-documentativa tanto da creare una banca-immagini che diventa in breve tempo un servizio importante per tutte le realtà redazionali della Regione.
Ha vinto concorsi fotografici a livello nazionale, con riconoscimenti di critica e pubblico; ha all’ attivo diverse pubblicazioni di volumi fotografici e scientifici su temi specifici, in particolare la flora spontanea.
Escursione patrocinata dal Comune di Lizzano in Belvedere- Unione Comuni Appennino Bolognese
Escursione in collaborazione con Corno alle Scale
SPECIFICHE TECNICHE:
LUNGHEZZA 6-8 km
DISLIVELLO 400 mt (circa)
DIFFICOLTA’ E (escursionistica )
DURATA (indicativa) ore 5
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursione adatta a tutti, purché con un minimo allenamento. Curiosi, fotografi e amanti dell’ ambiente unico del Corno alle Scale non possono mancare!
ATTREZZATURA MINIMA: Scarponi da trekking alti (NO SCARPE DA GINNASTICA) impermeabili ed in buone condizioni, zaino (consigliato 20-30 l; NO borse a spalla), abbigliamento da trekking, giacca protettiva antivento ed antipioggia, occhiali da sole, crema solare, guanti e berretto. Pranzo al sacco a cura dei partecipanti. Adeguata scorta d’acqua.
RITROVO: Ore 5,45 Località Cavone- Lizzano in Belvedere – Le coordinate del ritrovo verranno comunicate via wh il giorno prima dell’ escursione.
Per suggerimenti su dove pernottare, contattare la Guida.
COSTO: Euro 20,00 a persona (euro 10,00 minori di 14 anni)- Accompagnamento con Guida Ambientale Escursionistica abilitata ai sensi della legge 4/2013 e successive modifiche.
Per info ed iscrizioni: Fabrizio 351/6349935
Chi sarà la vostra guida: Fabrizio
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONE al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il meteo ?
La Guida si riserva di modificare o rimandare l’ escursione causa maltempo o per la sicurezza del gruppo
(Domenica) 9:00
PIANCAVALLARO, méta turistica classica dell'Appennino modenese. A quote comprese tra 1800 e 1900 m, è un piccolo altopiano ai piedi del VERSANTE NORD DEL CIMONE. Proprio per la sua posizione [...]
PIANCAVALLARO, méta turistica classica dell’Appennino modenese. A quote comprese tra 1800 e 1900 m, è un piccolo altopiano ai piedi del VERSANTE NORD DEL CIMONE. Proprio per la sua posizione ed esposizione, il disgelo primaverile vi avviene molto lentamente, con molti nevai che indugiano a lungo, resistendo bene a primi caldi e piogge primaverili.
L’escursione di oggi parte nel versante sud del Cimone, ma dopo aver affrontato la maggior parte del dislivello a meridione, gireremo a nord, percorrendo un anello tra i nevai, i ruscelli e le prime fioriture di Piancavallaro.
DIFFICOLTÀ TECNICA: E (escursionistica) – nessuna particolare difficoltà, se non quella della presenza di molta neve residua.
DIFFICOLTÀ FISICA: in totale circa 10 km con
600 m di dislivello in salita.
NATURA DELLE DIFFICOLTÀ: nel complesso è una escursione che richiede una buona condizione psico fisica, nonché ottime calzature da escursionismo.
ATTREZZATURA OBBLIGATORIA: scarponcini da trekking, zaino tecnico, bastoncini da trekking.
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti ben attrezzati.
A chi SCONSIGLIAMO questa escursione: principianti assoluti di montagna.
PREZZO A PERSONA: 15 € al raggiungimento minimo di 6 partecipanti.
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONI al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il METEO?
La vostra GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA di oggi:Francesco
Ulteriori informazioni e iscrizioni: Francesco – 348.6938044
(Domenica) 9:00
PIETRA DI BISMÀNTOVA, la REGINA dell'Appennino emiliano! STORIA, GEOGRAFIA, GEOLOGIA, NATURA, ALPINISMO... La Pietra è famosa tra gli studiosi di tutte le materie. Dante l'ha citata nel PURGATORIO; per i GEOGRAFI è [...]
PIETRA DI BISMÀNTOVA, la REGINA dell’Appennino emiliano!
STORIA, GEOGRAFIA, GEOLOGIA, NATURA, ALPINISMO… La Pietra è famosa tra gli studiosi di tutte le materie.
Dante l’ha citata nel PURGATORIO; per i GEOGRAFI è un punto cruciale dell’Appennino Settentrionale; fra i GEOLOGI è studiata in tutto il mondo; l’insolito PAESAGGIO è di eccezionale bellezza; fra i rocciatori e gli alpinisti è un vero e proprio ELDORADO, e senza di essa la storia dell’alpinismo emiliano sarebbe ancora all’anno zero.
Di questo e di molto ALTRO ANCORA vi parleremo in questa imperdibile escursione!
In DETTAGLIO.
Dal Parcheggio (a pagamento) di PIAZZALE DANTE saliremo alla vetta (1047 m slm) percorrendo l’elementare VIA NORMALE, quindi cammineremo lungo il sentiero CAI
697 che ci consentirà di compiere l’ANELLO alla base della Pietra. Infine, con i più intraprendenti torneremo sul PIANORO SOMMITALE lungo l’impegnativo SENTIERO BLU.
DIFFICOLTÀ TECNICA:
T (turistica) la via normale di salita alla cima;
E (escursionistica) la prosecuzione lungo l’anello della Pietra;
EE (escursionistica per esperti) la facoltativa risalita in cima lungo il breve “sentiero blu”; chi non se la sentisse di affrontarlo può aspettarci comodamente al Rifugio.
DIFFICOLTÀ FISICA: 7 km circa; 500 m di dislivello in salita.
NATURA DELLE DIFFICOLTÀ: nel complesso è una escursione su terreno vario, in parte anche roccioso, ma poco ripido e non difficile, a eccezione dell’impegnativo e facoltativo “sentiero blu”.
ATTREZZATURA OBBLIGATORIA: scarponcini con suola tecnica ben scolpita.
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti di livello medio.
A chi SCONSIGLIAMO questa escursione: principianti assoluti di montagna.
PREZZO: 20 € al raggiungimento di un minimo di 6 partecipanti.
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONI al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il METEO?
La vostra GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA di oggi: Francesco
Ulteriori informazioni e iscrizioni: Francesco – 348.6938044
(Sabato) 9:00
Oggi La via dei monti vi porta a fare trekking fra boschi e vette dell'Abetone. L'Alpe Fariola, è un'aguzza cresta rocciosa che domina la Valle delle Pozze. Raggiungeremo la sua vetta risalendo [...]
Oggi La via dei monti vi porta a fare trekking fra boschi e vette dell’Abetone.
L’Alpe Fariola, è un’aguzza cresta rocciosa che domina la Valle delle Pozze.
Raggiungeremo la sua vetta risalendo il lungo e panoramico dorso che da Faidello sale al monte Gomito. Appagati dal superbo panorama che si gode dalla cima dell’Alpe scenderemo in Valle delle Pozze per fare ritorno al punto di partenza attraverso la via del Tedesco.
DIFFICOLTÀ TECNICA: E (escursionistica) – nessuna particolare difficoltà; i sentieri CAI della zona presentano alcuni tratti di salita e discesa ripide, ma non difficili dal punto di vista tecnico. Non sono presenti tratti esposti.
DIFFICOLTÀ FISICA: in totale circa 12 km con 700 m di dislivello in salita.
NATURA DELLE DIFFICOLTÀ: nel complesso è una escursione che richiede una accettabile condizione psico fisica, adatta a principianti purché in possesso di buone calzature da escursionismo e mediamente abituati all’attività fisica.
ATTREZZATURA OBBLIGATORIA: scarponcini da trekking, zaino; utili i bastoncini da trekking.
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti anche principianti, ma ben attrezzati. Adatta a bambini dai 12-13 anni, abituati a camminare. E’ possibile partecipare con il proprio amico a 4 zampe.
A chi SCONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti privi di scarpe e abbigliamento tecnico.
PREZZO A PERSONA: 15 € adulto, 7 euro minore di 16 anni, al raggiungimento minimo di 6 partecipanti.
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONI al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il METEO?
La vostra GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA di oggi: Davide
Ritrovo: ore 9.00 Abetone
Ulteriori informazioni e iscrizioni: Davide – 3711842531
(Sabato) 9:00
Davide Pagliai +39 371 1842531
“Mi sento domandare spesso perché Monteacuto è detto “delle Alpi” pur essendo sull’Appennino. Si protesta; si dice che è un errore; anzi, un furto alla maestà delle Alpi. E io, [...]
“Mi sento domandare spesso perché Monteacuto è detto “delle Alpi” pur essendo sull’Appennino. Si protesta; si dice che è un errore; anzi, un furto alla maestà delle Alpi. E io, senza nulla togliere al loro indiscusso prestigio, mi limito ad affermare che “alpe” è termine generico. La cima che sovrasta ogni nostro paese, qualunque sia il suo nome specifico, è detta dai più vecchi genericamente “alpe”, o aipe; il luogo dove si va, anzi, si andava, all’alpeggio con gli animali. Coraggio, dunque: usiamolo anche noi, montanari delle Alpi Appennine, questo bel vocabolo: ne abbiamo diritto, anzi, dovere”. (Giorgio Filippi, “La toponomastica dell’Appennino”, in Culta Bononia, 1970, n. 1).
Andiamo quindi, in questo sabato alla scoperta di un paese uno di quei tipici paesi in cima al monte, che sembra in equilibrio e dà l’impressione di dover cadere da un momento all’altro, ora di quà ora di là. Da qui possiamo ammirare un panorama stupendo da un balcone naturale, l’unico pezzetto di prato, pochi metri quadrati in posizione orizzontale, in un paese dove tutto è verticale e finisce in strapiombo. Un tempo costituiva un castello inespugnabile, con torre merlata, cisterna e ponte levatoio e ora il paese, che conserva le caratteristiche tipicamente medioevali e una toponomastica che ricorda chiaramente la sua funzione di antico castello fortificato, è stato sottoposto a vincolo di tutela.
Escursione patrocinata dal Comune di Porretta Terme – Lizzano in Belvedere – Unione Comuni Appennino Bolognese
SPECIFICHE TECNICHE:
LUNGHEZZA km 12 (circa)
DISLIVELLO 550 mt (circa)
DIFFICOLTA’ E (escursionistica)
DURATA (indicativa) 5 ore
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursione adatta a tutti, priva di difficoltà tecniche.
I nostri amici a 4 zampe possono partecipare al guinzaglio.
ATTREZZATURA MINIMA: Scarponi da trekking alti (NO SCARPE DA GINNASTICA) impermeabili ed in buone condizioni, zaino (consigliato 20-30 l; NO borse a spalla), abbigliamento da trekking, giacca protettiva antivento ed antipioggia, occhiali da sole, crema solare, guanti e berretto. Pranzo al sacco a cura dei partecipanti. Adeguata scorta d’acqua.
RITROVO: Ore 9.30 Castelluccio – Le coordinate del ritrovo verranno comunicate via wh il giorno prima dell’ escursione.
COSTO: Euro 15,00 a persona (euro 7,00 minore di 14 anni)- Accompagnamento con Guida Ambientale Escursionistica abilitata ai sensi della legge 4/2013 e successive modifiche.
Per info ed iscrizioni: Fabrizio 351/6349935
Chi sarà la vostra guida: Fabrizio
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONE al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il meteo ?
La Guida si riserva di modificare o rimandare l’ escursione causa maltempo o per la sicurezza del gruppo
(Sabato) 9:00 - 14:00
Escursione evento con la partecipazione del fotografo naturalista Luigi Riccioni. I diversi paesaggi vegetali che si incontrano procedendo verso le quote più alte del Parco Regionale del Corno alle Scale sono [...]
Escursione evento con la partecipazione del fotografo naturalista Luigi Riccioni.
I diversi paesaggi vegetali che si incontrano procedendo verso le quote più alte del Parco Regionale del Corno alle Scale sono dovuti al naturale adeguamento della vegetazione al cambiamento di clima: soprattutto l’abbassamento delle temperature porta alla comparsa di specie vegetali nuove che, associandosi tra loro, vanno a disegnare il territorio in fasce di vegetazione. La flora del parco risulta quindi assai ricca, con una densità floristica fra le maggiori delle aree protette regionali; alcune specie presenti sono esclusive di questo territorio, altre trovano qui il limite meridionale della loro distribuzione.
Grazie alla preziosa guida di Luigi Riccioni andremo alla scoperta di un ambiente e di una storia unica nel suo genere.
LUIGI RICCIONI: Vera memoria storica e primo innamorato del Corno alle Scale, nasce a Lizzano in Belvedere nel 1944. Ha lavorato per lunghi anni come insegnante nei corsi professionali della Regione Emilia-Romagna. Dopo il trasferimento all’ Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, prosegue la sua attività fotografica-documentativa tanto da creare una banca-immagini che diventa in breve tempo un servizio importante per tutte le realtà redazionali della Regione.
Ha vinto concorsi fotografici a livello nazionale, con riconoscimenti di critica e pubblico; ha all’ attivo diverse pubblicazioni di volumi fotografici e scientifici su temi specifici, in particolare la flora spontanea.
Escursione patrocinata dal Comune di Lizzano in Belvedere- Unione Comuni Appennino Bolognese
Escursione in collaborazione con Corno alle Scale
SPECIFICHE TECNICHE:
LUNGHEZZA km 6-8 (circa)
DISLIVELLO 300 mt (circa)
DIFFICOLTA’ E (escursionistica )
DURATA (indicativa) ore 4
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursione adatta a tutti, purché con un minimo allenamento. Curiosi, fotografi e amanti dell’ ambiente unico del Corno alle Scale non possono mancare!
ATTREZZATURA MINIMA: Scarponi da trekking alti (NO SCARPE DA GINNASTICA) impermeabili ed in buone condizioni, zaino (consigliato 20-30 l; NO borse a spalla), abbigliamento da trekking, giacca protettiva antivento ed antipioggia, occhiali da sole, crema solare, guanti e berretto. Pranzo al sacco a cura dei partecipanti. Adeguata scorta d’acqua.
RITROVO: Ore 8,45 località Polle-Corno alle Scale – Le coordinate del ritrovo verranno comunicate via wh il giorno prima dell’ escursione.
COSTO: Euro 20,00 a persona (euro10, 00 minori di 14 anni)- Accompagnamento con Guida Ambientale Escursionistica abilitata ai sensi della legge 4/2013 e successive modifiche.
Per info ed iscrizioni: Fabrizio 351/6349935
Chi sarà la vostra guida: Fabrizio
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONE al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il meteo ?
La Guida si riserva di modificare o rimandare l’ escursione causa maltempo o per la sicurezza del gruppo
(Domenica) 9:00
Questo angolo di montagna bolognese, che scopriremo grazie a questa escursione, è di una straordinaria bellezza naturale ma di breve cammino: un piccolo angolo, domestico, amato nei suoi profili ma [...]
Questo angolo di montagna bolognese, che scopriremo grazie a questa escursione, è di una straordinaria bellezza naturale ma di breve cammino: un piccolo angolo, domestico, amato nei suoi profili ma anche ricco di storia e di storie di uomini. Storia non solo minuscola, di una civiltà contadina vissuta per secoli con il sudore della terra e dei castagni, con la fatica lenta e secolare, con le tradizioni e i nomi che passano da generazione in generazione , le famiglie che lasciano il paese alla ricerca di lavoro e fortuna, con i confini a pochi passi – per andare da Montese a Pavana si dovevano passare due frontiere; ma anche storia grande.
Carlo Magno che passa per questa valle per tornare in Francia dopo essere stato incoronato imperatore; i secoli di ferro, i castelli che sorgono sul crinale, dal Belvedere a Castelleone; la contessa Matilde ma anche l’ imperatore Enrico V che si ferma a Bombiana, contornato da dignitari e vassalli, per firmare un diploma a favore dell’ Ospitale di San Michele, come ricorda lo storico della montagna bolognese del Medioevo, il montanaro Arturo Palmieri.
Escursione patrocinata da Comune di Gaggio Montano-Unione Comuni Appennino Bolognese
SPECIFICHE TECNICHE:
LUNGHEZZA km 12 (circa)
DISLIVELLO 500 mt (circa)
DIFFICOLTA’ E (escursionistica)
DURATA (indicativa) 6 ore
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursione adatta a tutti, priva di difficoltà.
I nostri amici a 4 zampe possono partecipare al guinzaglio.
ATTREZZATURA MINIMA: Scarponi da trekking alti (NO SCARPE DA GINNASTICA) impermeabili ed in buone condizioni, zaino (consigliato 20-30 l; NO borse a spalla), abbigliamento da trekking, giacca protettiva antivento ed antipioggia, occhiali da sole, crema solare, guanti e berretto. Pranzo al sacco a cura dei partecipanti. Adeguata scorta d’acqua.
RITROVO: Ore 9.30 Bombiana – Le coordinate del ritrovo verranno comunicate via wh il giorno prima dell’ escursione.
COSTO: Euro 15, 00 a persona (euro 7,00 minore di 14 anni)- Accompagnamento con Guida Ambientale Escursionistica abilitata ai sensi della legge 4/2013 e successive modifiche.
Per info ed iscrizioni: Fabrizio 351/6349935
Chi sarà la vostra guida: Fabrizio
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONE al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il meteo ?
La Guida si riserva di modificare o rimandare l’ escursione causa maltempo o per la sicurezza del gruppo
(Sabato) 9:00
BALZO DELLE ROSE: un nome suggestivo per indicare una cima facilmente raggiungibile, panoramica e di grande soddisfazione escursionistica, nonostante l'altitudine non particolarmente elevata (1748 m). Oggi lo affronteremo dal suo lato [...]
BALZO DELLE ROSE: un nome suggestivo per indicare una cima facilmente raggiungibile, panoramica e di grande soddisfazione escursionistica, nonostante l’altitudine non particolarmente elevata (1748 m).
Oggi lo affronteremo dal suo lato più facile, quello settentrionale; un itinerario adatto a molti, in un ambiente naturale tra i più BELLI (E SOLITARI) dell’Appennino modenese. DA NON PERDERE!
DIFFICOLTÀ TECNICA: E (escursionistica) – nessuna particolare difficoltà, se non quella della presenza di eventuale neve residua.
DIFFICOLTÀ FISICA: in totale circa 6 km con 400 m di dislivello in salita.
NATURA DELLE DIFFICOLTÀ: nel complesso è una escursione che richiede una discreta condizione psico fisica, nonché buone calzature da escursionismo.
ATTREZZATURA: scarponcini da trekking obbligatori, consigliati bastoncini da trekking.
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti di medio livello e ben attrezzati.
A chi SCONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti non attrezzati.
PREZZO A PERSONA: 15 € al raggiungimento minimo di 4 partecipanti, 9 euro minori di 16 anni.
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONI al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il METEO?
La vostra GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA di oggi: Francesco
Ulteriori informazioni e iscrizioni: Francesco – 348.6938044
(Sabato) 9:00 - 14:00
Cesare Montecuccoli fu sicuramente un personaggio particolare, famoso per aver compiuto diverse bizzarrie nel periodo di amministrazione del feudo montesino: probabilmente si comportava come il podestà locale che viveva alle [...]
Cesare Montecuccoli fu sicuramente un personaggio particolare, famoso per aver compiuto diverse bizzarrie nel periodo di amministrazione del feudo montesino: probabilmente si comportava come il podestà locale che viveva alle spalle della gente e prendendosi gioco della popolazione.
Nel 1538 alla morte del padre lui e i suoi fratelli si divisero il feudo ed egli ottenne Ranocchio e San Martino. Presso quest’ultima borgata egli possedeva la sua personale abitazione, nella quale si ritirò e visse per tutta la vita. Si sposò ed ebbe un figlio, ma principalmente il Conte Cesare amava passare il tempo con le sue concubine (da cui ebbe tanti figli naturali), circondato da fidati bravi, mercenari locali, che lavoravano per lui e alcuni servitori.
Si racconta che il Conte Cesare amasse passare le giornate in città, Bologna era la sua preferita. Durante il viaggio di rientro , siamo intorno al 1530, il conte Cesare si imbatté con i suoi fidati accompagnatori in due servi dei Tanari, con un mulo carico di viveri e mercanzie ed un cane da caccia. Cesare, per dispetto, si fece consegnare il cane e la notte stessa portò il cane ad un contadino, a lui fedele, a Salto di Montese e gli chiese di occuparsene. Così fu fatto. Il cane nei giorni seguenti venne coccolato ed accudito dai figli del contadino, persino portato con loro alle feste di paese alle quali partecipavano.
Ma capitava, essendo a quel tempo i confini molto labili, che si trovassero ad una stessa festa sia montesini, sia bolognesi. In una di queste dei gaggesi riconobbero il cane dei Tanari e vollero riportarlo ai legittimi padroni. Non ebbero la meglio, ma ci fu comunque un’azzuffata che arrivò alle orecchie di Cesare Montecuccoli e a quelle dei Tanari. Questa fu la scintilla che scatenò una serie scorribande e uccisioni….il resto ve lo racconto in escursione!
Escursione patrocinata da Comune di Montese
SPECIFICHE TECNICHE:
LUNGHEZZA km 11 (circa)
DISLIVELLO 500 mt (circa)
DIFFICOLTA’ E (escursionistica)
DURATA (indicativa) 5 ore
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursione adatta a tutti, priva di difficoltà
I nostri amici a 4 zampe possono partecipare al guinzaglio.
ATTREZZATURA MINIMA: Scarponi da trekking alti (NO SCARPE DA GINNASTICA) impermeabili ed in buone condizioni, zaino (consigliato 20-30 l; NO borse a spalla), abbigliamento da trekking, giacca protettiva antivento ed antipioggia, occhiali da sole, crema solare, guanti e berretto. Pranzo al sacco a cura dei partecipanti. Adeguata scorta d’acqua.
RITROVO: Ore 9.30 Montese- Le coordinate del ritrovo verranno comunicate via wh il giorno prima dell’ escursione.
COSTO: Euro 15, 00 a persona (euro 7,00 minore di 14 anni)- Accompagnamento con Guida Ambientale Escursionistica abilitata ai sensi della legge 4/2013 e successive modifiche.
Per info ed iscrizioni: Fabrizio 351/6349935
Chi sarà la vostra guida: Fabrizio
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONE al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il meteo ?
La Guida si riserva di modificare o rimandare l’ escursione causa maltempo o per la sicurezza del gruppo
(Domenica) 9:00
Il "Cervino della Val Trébbia"! Con questo soprannome altisonante e un po' ironico è chiamata dai locali la PIETRA PARCELLÀRA, una delle massime attrattive escursionistiche dell'Appennino piacentino. Con le sue pareti [...]
Il “Cervino della Val Trébbia”! Con questo soprannome altisonante e un po’ ironico è chiamata dai locali la PIETRA PARCELLÀRA, una delle massime attrattive escursionistiche dell’Appennino piacentino.
Con le sue pareti rocciose, basse ma verticali, la Pietra Parcellàra si eleva dalle colline calanchifere della Val Trébbia, e -seppure molto in miniatura- il suo profilo può ricordare quello di una vetta alpina, nonostante la quota modesta (843 m s.l.m. la cima).
In questa escursione, con partenza e arrivo in località DONCÉTO, percorreremo un largo anello che ci porterà a calcare la vetta non solo della Pietra Parcellàra, ma anche delle sue sorelle minori: la PIETRA MARCIA e la PIETRA PERDUCA.
DIFFICOLTÀ TECNICA: E+ (escursionistica impegnativa) – Gran parte dell’escursione si svolge su larghi sentieri e facili mulattiere. I
tratti finali per raggiungere le cime delle tre “pietre” sono invece più impegnativi, in particolare la breve rampa conclusiva della Pietra Parcellara (sentiero su fondo roccioso di difficoltà EE: escursionistica per esperti).
DIFFICOLTÀ FISICA: in totale circa 10 km con 600 m di dislivello in salita.
NATURA DELLE DIFFICOLTÀ: nel complesso è una escursione che richiede una buona condizione psico fisica, una certa esperienza di montagna e ottime calzature da escursionismo.
ATTREZZATURA OBBLIGATORIA: scarponcini da trekking, zaino tecnico.
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti con una buona esperienza di montagna.
A chi SCONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti alle prime armi, escursionisti con poca esperienza.
PREZZO: 25 € al raggiungimento minimo di 6 partecipanti.
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONI al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il METEO?
La vostra GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA di oggi: Francesco
Ulteriori informazioni e iscrizioni: Francesco – 348.6938044
(Domenica) 9:15 - 16:00
Montagna spigolosa e ossuta. La Cima dell'Omo, o Alpe di Barga, regala al camminatore che sfida la sua salita breve ma ripida la sensazione di essere quasi "appeso all'aria" e immerso [...]
Montagna spigolosa e ossuta.
La Cima dell’Omo, o Alpe di Barga, regala al camminatore che sfida la sua salita breve ma ripida la sensazione di essere quasi “appeso all’aria” e immerso in una distesa verde di cime, valli, boschi e radure che sembra non avere confini se non quelli del profilo arcigno delle Apuane che si stendono di fronte a noi, quasi da poterle toccare.
DIFFICOLTÀ TECNICA: E (escursionistica) – nessuna particolare difficoltà; i sentieri CAI della zona presentano alcuni tratti di salita e discesa ripide, ma non difficili dal punto di vista tecnico. Non sono presenti tratti esposti.
DIFFICOLTÀ FISICA: in totale circa 12 km con 700 m di dislivello in salita.
NATURA DELLE DIFFICOLTÀ: nel complesso è una escursione che richiede una accettabile condizione psico fisica, adatta a principianti purché in possesso di buone calzature da escursionismo e mediamente abituati all’attività fisica.
ATTREZZATURA OBBLIGATORIA: scarponcini da trekking, zaino; utili i bastoncini da trekking.
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti anche principianti, ma ben attrezzati. Adatta a bambini dai 12-13 anni, abituati a camminare. E’ possibile partecipare con il proprio amico a 4 zampe.
A chi SCONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti privi di scarpe e abbigliamento tecnico.
PREZZO A PERSONA: 15 € adulto, 7 euro minore di 16 anni, al raggiungimento minimo di 6 partecipanti.
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONI al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il METEO?
La vostra GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA di oggi: Davide
Ritrovo: ore 9.00 Pievepelago
Ulteriori informazioni e iscrizioni: Davide – 3711842531
(Sabato) 9:00
Francesco Rosati 348 69 38 044
Secondo dei quattro appuntamenti dedicato a chi ha gambe e cuore allenato, e con già un buon allenamento ma con la giusta voglia di mettersi alla prova...in cambio di grandi [...]
Secondo dei quattro appuntamenti dedicato a chi ha gambe e cuore allenato, e con già un buon allenamento ma con la giusta voglia di mettersi alla prova…in cambio di grandi soddisfazioni!
Il percorso da Porretta a Pistoia apparteneva ad un’ antica viabilità conosciuta come Via Francesca, o Via Francesca della Sambuca, che nel Medioevo era complementare alla Via Francigena ed utilizzata per arrivare in Toscana attraverso la Valle del Reno: arrivati a Porretta Terme (nostro punto di partenza) i pellegrini proseguivano verso Pistoia valicando il passo della Collina dominato dal Castello della Sambuca e nelle cui vicinanze si trovava lo Spedale di Pratum Episcopi (l’odierna Spedaletto). E’ un percorso affascinante, immerso nella natura, con lunghi tratti nella vegetazione tipica dell’Appennino da Porretta al passo della Collina per poi iniziare la discesa verso Pistoia caratterizzata dalla vegetazione mediterranea camminando per lunghi tratti tra gli uliveti per concludere la nostra escursione a Pistoia.
E, anche in questa “escursione diabolica” , ci sarà un solo finale: piedi stanchi ma cuore felice!
Escursione patrocinata dal Comune di Sambuca Pistoiese-Comune di Alto Reno Terme-Unione Comuni Appennino Bolognese
SPECIFICHE TECNICHE:
LUNGHEZZA km 34 (circa)
DISLIVELLO 1200 mt (circa)
DIFFICOLTA’ E+ (escursionistica impegnativa)
DURATA (indicativa) ore 10
Nota: Rientro a Porretta in Treno – biglietto a carico dei partecipanti da fare in loco.
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: persone con buon allenamento, abituate a camminare in montagna con dislivello e kilometraggio importante, buona condizione psicofisica, con equipaggiamento tecnico. Escursione impegnativa per lunghezza e dislivello ma priva di difficoltà tecnica.
A chi SCONSIGLIAMO questa escursione: principianti assoluti in montagna, persone senza allenamento.
ATTREZZATURA MINIMA: Scarponi da trekking alti (NO SCARPE DA GINNASTICA) impermeabili ed in buone condizioni, zaino (consigliato 20-30 l; NO borse a spalla), abbigliamento da trekking, giacca protettiva antivento ed antipioggia, occhiali da sole, crema solare, guanti e berretto. Pranzo al sacco a cura dei partecipanti. Adeguata scorta d’acqua.
RITROVO: Ore 07.45 Porretta terme. – Le coordinate del ritrovo verranno comunicate via wh il giorno prima dell’ escursione.
COSTO: Euro 25,00 a persona (solo adulti) comprensivo di polizza assicurativa per clienti accompagnati. Accompagnamento con Guida Ambientale Escursionistica abilitata ai sensi della legge 4/2013 e successive modifiche.
Per info ed iscrizioni: Fabrizio 351/6349935
Chi sarà la vostra guida: Fabrizio
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONE al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il meteo ?
La Guida si riserva di modificare o rimandare l’ escursione causa maltempo o per la sicurezza del gruppo
(Domenica) 9:00
Le case ormai abbandonate dell'antico borgo di Cà di Paretto ci appaiono all'improvviso nel folto del bosco, riportandoci indietro nel tempo, a quando questo selvaggio angolo della valle delle Tagliole [...]
Le case ormai abbandonate dell’antico borgo di Cà di Paretto ci appaiono all’improvviso nel folto del bosco, riportandoci indietro nel tempo, a quando questo selvaggio angolo della valle delle Tagliole era abitato stabilmente.
Percorrendo il nuovissimo SENTIERO DEI BRIGANTI andremo alla scoperta di uno dei più grandi borghi fantasma del nostro Appennino.
DIFFICOLTÀ TECNICA: E (escursionistica) – nessuna particolare difficoltà; i sentieri CAI della zona presentano alcuni tratti di salita e discesa ripide, ma non difficili dal punto di vista tecnico. Non sono presenti tratti esposti.
DIFFICOLTÀ FISICA: in totale circa 13 km con 700 m di dislivello in salita.
NATURA DELLE DIFFICOLTÀ: nel complesso è una escursione che richiede una accettabile condizione psico fisica, adatta a principianti purché in possesso di buone calzature da escursionismo e mediamente abituati all’attività fisica.
ATTREZZATURA OBBLIGATORIA: scarponcini da trekking, zaino; utili i bastoncini da trekking.
A chi CONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti anche principianti, ma ben attrezzati. Adatta a bambini dai 12-13 anni, abituati a camminare. E’ possibile partecipare con il proprio amico a 4 zampe.
A chi SCONSIGLIAMO questa escursione: escursionisti privi di scarpe e abbigliamento tecnico.
PREZZO A PERSONA: 15 € adulto, 7 euro minore di 16 anni, al raggiungimento minimo di 6 partecipanti.
REGOLAMENTO di escursione con INTEGRAZIONI al regolamento per il contenimento del contagio di COVID-19 (da leggere e, al momento del ritrovo con la Guida, firmare per accettazione).
Come ci regoliamo con il METEO?
La vostra GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA di oggi: Davide
Ritrovo: ore 9.00 Pievepelago
Ulteriori informazioni e iscrizioni: Davide – 3711842531
(Domenica) 9:00
Pievepelago
Piazza Vittorio Veneto
Davide Pagliai +39 371 1842531