L'escursione notturna ci permette letteralmente di "vedere" il territorio con occhi nuovi, anzi di leggere il territorio senza occhi, quasi come in un "braille" a quattro sensi: i colori si mutano in sfumature d'azzurro prima e di grigio poi, odori e rumori si amplificano al punto che il delicato passo d'un capriolo o il rufolare d'un tasso potranno sembrarvi il passo di un rinoceronte nella savana. Anche le sensazioni tattili si amplificano, tanto che alla fine dell'escursione vi renderete conto, solo sentendo la sensazione sotto i vostri scarponi se state camminando su un sentiero battuto o sul suolo gommoso di una torbiera.

Al di là però del primo impatto timoroso che il non vedere suggerisce alla nostra anima recondita di prede diurne (eh sì, anche se ormai da qualche centinaia di migliaia di anni molti noi non calcano più scalzi il suolo polveroso della savana, il nostro istinto in fondo in fondo si ricorda che da qualche parte c'è un leone...) camminare, ciaspolare o fare trekking di notte è un'attività non pericolosa e piacevole che permette anche un contatto più diretto con i selvatici abitanti del bosco che proprio nelle ore crepuscolari e notturne sono maggiormente intenti ai propri affari.

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