Oggi si va in montagna

La sveglia suona alle 4.00: un occhio, due occhi;

 

 

la prima reazione è…”ma chi me lo fa fare???

 

Va beh, ci si alza. Caffellatte. Torta. Oggi si va in montagna.

Ma non in veste di Guida Ambientale Escursionistica, oggi siamo Girovaghi.

 

Alle 5.15 eccomi davanti al rifugio Vittoria. Tex è già intento a preparare l’attrezzatura (sorge un dubbio…ma Tex…quando dorme???). Ore 5.40, calzati i ramponi si parte.

 

 

L’ultimo scampolo di notte è sereno anche se ventoso. Molto ventoso. Alla luce delle frontali ci avviamo verso il sentiero CAI 525, la direttissima del Giovo. Già dai primi passi posso percepire che oggi è una giornata buona.

 

Grattacapi e pensieri lasciati a casa; la mente sgombra alleggerisce il passo anche se lo zaino è quello pesante di sempre.

Affrontata la prima rampa che sale dal lago si traversa la faggeta per sbucare alla Borra dei porci quando inizia a far giorno.

Ci fermiamo. “Tutto bene?” “tutto bene“. Un sorso di thè.

Ci giriamo, il sole sorge alle nostre spalle e per pochi secondi i raggi arancioni passano in infilata le finestre vuote del rifugio di passo d’Annibale, si allargano sulla testata della valle delle Tagliole e vanno a spalmarsi sui fianchi del Giovo. Appena tre ore fa stavo sotto le coperte a chiedermi “chi me lo fa fare?“. Attimi come questo.

Continuiamo a salire verso l’uscita dei canali del Triangolo. Ultima ripida rampa che salgo tenuto in sicura a spalla da Tex.  Un passo ancora e si sbuca sul crinale, alla vetta mancano poche centinaia di metri di facile cresta.

 

 

La salita è fatica e attesa, sono nervi tesi, mente imbevuta del desiderio di raggiungere l’obiettivo.

La discesa è invece un boccone succulento già assaporato a metà. Se non stai attento, se ridi mentre mangi, ti va di traverso.

E l’attenzione deve essere costantemente tenuta vigile, i sensi aguzzi durante tutta la lunga discesa, circondati sempre di più, quasi abbracciati dalle pareti del circo glaciale delle Fontanacce.

 

 

Sono le undici. Eccoci rientrati al rifugio con le gambe stanche, una giornata davanti, e il sorriso soddisfatto che solo il terreno d’avventura sa dare.

 

 

3 commenti su “Oggi si va in montagna”

  1. Daniela Martino 22 Febbraio 2017

    Saper andare in montagna e saperne scrivere è da pochi. Bellissimo racconto. Grazie.

  2. Salvatore Messina 22 Febbraio 2017

    IN MONTAGNA CHI PORTA MAGNA CHI NON PORTA NON E NON MAGNA! 🙂

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