Febbraio nevoso, estate gioioso

“FEBBRAIO NEVOSO, ESTATE GIOIOSO”

 

Febbraio, mese più corto dell’anno e ultimo dell’inverno meteorologico. Non sempre freddissimo; ma quando il freddo arriva, arriva sul serio. Non sempre nevosissimo; ma quando nevica tanto, quelle di febbraio sono le nevicate più memorabili. In montagna, poi, è il mese degli sport invernali per antonomasia. Inoltre, un vecchio proverbio di campagna fa da monito, quasi a volerci suggerire di tifare per l’inverno in questo periodo: “febbraio nevoso, estate gioioso”. Sarà vero? Fatto sta che, se dicembre è il mese del buio e del freddo umido, e gennaio è il cuore dell’inverno, per certi versi è proprio febbraio il re della stagione fredda.

 

 

Se osserviamo le medie ultra decennali, siamo di fronte al secondo o terzo mese più freddo, a seconda delle zone; mai il più freddo. Ma se guardiamo alle singole irruzioni di aria gelida che hanno fatto la storia della meteorologia in Italia, scopriamo che la maggior parte di esse sono avvenute proprio in febbraio. Ondate durature di aria artica continentale o marittima che sul nostro paese hanno scatenato nevicate memorabili e temperature glaciali distribuite in maniera democratica sul territorio nazionale, non localizzate solo in alcuni punti. Senza scomodare i “leggendari” anni 1929 e 1956, basta citare i ben più recenti mesi di febbraio del 1991, 2012, 2018. Va da sé, infatti, che se arriva aria gelida da zone che hanno accumulato freddo per mesi e mesi (Siberia e aree artiche), è abbastanza normale che a fine stagione sarà ancora più fredda che a inizio inverno.

Ma anche in annate non particolarmente rigide, e volendoci limitare al solo Appennino Tosco-Emiliano, febbraio quasi mai tradisce gli appassionati di neve. E’ il mese in cui le nostre montagne sono più bianche, proprio perché si accumulano le nevicate di varie settimane; è il mese in cui le ore di luce aumentano a vista d’occhio, garantendo giornate piacevoli da trascorrere sulla neve; ed è il mese in cui, gelo o mitezza che sia, piccole feste come San Valentino o il Carnevale invogliano in molti a salire per alcuni giorni in montagna, se non addirittura per una intera Settimana Bianca. Perciò, sia che risulti gelido e nevoso, sia che trascorra più tranquillo e con caratteristiche tardo invernali, febbraio non delude: è il periodo in cui godere la neve è più piacevole.

Lo confermano anche i mesi di febbraio recenti; da quando è nata La via dei monti, questo è sempre stato il momento clou del nostro calendario “Ciaspolappennino. Nel 2016, un inverno mediocre e mite fu risollevato proprio da febbraio: in Appennino, sopra i 1000 m caddero tra 100 e 200 cm di neve fresca, in particolare nella seconda metà del mese. Nel 2017, a un gennaio molto freddo seguì un febbraio piuttosto mite ma sempre bianco in quota, e molto favorevole alle ciaspolate. Nel 2018, fu un febbraio da ricordare, con gelo a tratti notevole (punte fino a -20°C alla testata delle valli più alte) e metri di neve fresca, dai 300 ai 700 cm sopra quota 1000 m. In questo 2019, dopo un paio di belle nevicate a inizio mese, in particolare nei giorni 2 e 4, al momento non sembra un febbraio destinato a rimanere nella memoria meteorologica ma… la neve c’è, rimarrà e sarà tutta da godere, soprattutto se continueranno queste giornate molto belle con netta escursione termica: ben freddo di notte e temperature sopra lo zero nelle ore diurne.

In definitiva, febbraio è tradizionalmente il mese più bello dell’inverno. Se nevica, fa bene alla natura e alle campagne: la neve in pianura a fine inverno limita il diffondersi di erbe infestanti e favorisce un raccolto generoso in estate. Se c’è il sole, in montagna ci si può divertire sulla neve caduta nelle settimane precedenti. In ogni caso, La via dei monti vi aspetta per offrirvi ciaspolate in compagnia e in allegria per tutta la seconda parte dell’inverno. Se poi arriverà un’altra bella nevicata, noi la accoglieremo volentieri, visto che abbiamo un occhio di riguardo anche per la futura estate. D’altronde, saggezza popolare non mente: febbraio nevoso, estate gioioso.

 

Francesco Rosati

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