Perché il lago è “Santo”? La leggenda degli amanti infelici

Le escursioni ai tempi del coronavirus



Un Giorno di moltissimo tempo fa una pastorella risaliva con il suo gregge, cantando canzoni d’amore, il Rio delle Tagliole .

Giunta ormai in vista del Monte Giovo vide su di un prato un giovane e bel pastore che ricambiava i suoi sguardi.
Ma i tempi non erano quelli moderni; un po’ per timidezza, un po’ perchè era sconveniente avvicinare uno sconosciuto, o vuoi perchè era ormai sera e gli armenti andavano ricoverati, i due ragazzi dovettero far ritorno ai rispettivi ovili.
Da quel giorno però La ragazza pensava al pastorello e fantasticava su quello che sarebbe potuto accadere al loro prossimo incontro.
Giunse il Natale e la ragazza, vestita con gli abiti della festa si avventurò sola soletta su per la valle, alla ricerca del ragazzo.
Giunse sulle sponde del lago ghiacciato ed eccolo! Era là che la aspettava, pareva da sempre, e la osservava dalla sponda opposta.
Contemporaneamente si corsero incontro sul lago ghiacciato, fino a stringersi per un singolo lunghissimo e brevissimo istante;
Con un terribile boato il ghiaccio crepò sotto i loro piedi e i due amanti, felici e increduli, rendendosi conto che quello sarebbe stato il primo e l’unico infinito abbraccio sprofondarono stretti nelle buie, gelide e profonde acque del lago.
Rimase solo un rosso fazzoletto a galleggiare, testimonianza di ciò che era successo.
Ora si dice che, navigando sul lago, quando si raggiunge il punto esatto dove i due amanti sprofondarono una voce salga dalle profondità: “Non violate o uomini queste acque, rese sacre e rese sante dal nostro amore e dal nostro sacrificio”.
Da allora nessuno, nemmeno i pastori che qui giungono esausti hanno il coraggio di immergersi in queste acque.

Alessandro Cappellini

Guida Ambientale Escursionistica La via dei monti

Questo articolo fa parte del ciclo di storie “Le escursioni ai tempi del coronavirus”: una raccolta di aneddoti, racconti e nozioni naturalistiche online a cura delle Guide Escursionistiche de La via dei monti, per tenervi compagnia in questo momento di digiuno dalle escursioni. Leggerli sarà come partecipare ad una camminata virtuale con le nostre guide, pur restando a casa, in attesa di ritrovarci presto per sentieri.

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